domenica 12 ottobre 2014

Venezia: ticket o no ticket



Venezia: ticket o no ticket

Già si soffoca!
Siamo ad ottobre e si soffoca non per il caldo, ma per l'orda di turisti che ancora invade Venezia. Cosa succederà il prossimo anno, anche in vista dell'Expo 2015 di Milano?
Io mi aspetto una vera e propria invasione, come al tempo degli unni, dei goti, visigoti, ostrogoti, vandali ed altri. Chi si salverà?
I veneziani, quelli non obbligati ad uscire per lavoro, e non sono pochi visto che l'età media è elevata, saranno costretti a chiudersi in casa con la speranza che qualcuno dell'orda non entri anche all'interno degli spazi privati; non dico questo per esagerare, ma perché, purtroppo, succede e lo affermo perché capita anche nel mio condominio!
C'è uno spazio, purtroppo non protetto da cancello, in quanto negato dalla Sovrintendenza, ma con tanto di cartello "Proprietà privata" e con il numero anagrafico all'esterno, che, si può dire ogni giorno (ma anche di notte), viene occupato da curiosi -e fin qui poco male- ma anche da chi vuole mangiare e bere (si siedono a terra sui gradini della riva privata), da chi vuole dormire e da chi vuole espellere quanto ha mangiato e bevuto!
Vi risparmio le descrizioni.
Tutto ciò succede negli spazi privati e, forse, un po' nascosti, ma anche nelle calli, nei campi e nei campielli:  più turisti arrivano, più sporco lasciano!
Chi paga le pulizie?
Nel privato, purtroppo, il proprietario o i proprietari devono accollarsi queste spese, mentre nel pubblico gli oneri delle pulizie straordinarie vanno a carico dei cittadini residenti che, guarda caso -per la maggior parte-  non hanno alcun guadagno dal turismo.
Ed allora, ben venga la proposta di fare pagare qualcosa al turista che arriva a Venezia, ma non un biglietto -o ticket come si usa dire- per mezzo di passaggi obbligatori; la cosa sarebbe complicata e creerebbe parecchia confusione e, forse, il costo di gestione sarebbe troppo oneroso.
Ed allora?  Ho letto, sul giornale della Diocesi diVenezia, un articolo nel quale viene esposta la proposta di far pagare il cosiddetto ticket tramite addebito sullo "smart phone" di chi entra nel territorio e che, ovviamente, non sia residente. Poi la tariffa potrebbe essere differenziata se questa apparecchiatura entra nel "raggio d'azione" per la prima volta o per le volte successive. Tutto questo è tecnicamente possibile e mi sembra una cosa fattibile anche in poco tempo, una volta che ci sia la volontà politica di fare una cosa simile; su questa, però ho i miei dubbi.
Qualcuno obietterà che non tutti hanno lo "smart phone"! A me, da quello che osservo, sembra che siano pochissimi i turisti senza: come farebbero i "selfie"!!! (vedi qui). In genere, chi non usa questo telefono, che poi è tutt'altro che un solo telefono, sono le persone di una certa età ed allora consideriamo il fatto come una "carta d'argento", un bonus per gli anziani, anche se turisti!
Ma ecco che, a poche ore di distanza, salta fuori una controproposta che non capisco su cosa sia basata se non su un atto di rivalsa verso altre categorie di "sfruttatori del turista".   
Il rappresentante dell'associazione degli albergatori (quelli che "piangono" sempre), anche se questo sistema escluderebbe chi soggiorna negli alberghi che già pagano una giustissima tassa soggiorno, propone che, invece, venga pagato un "quid"  sul caffè, sulle bevande e su altre cose che, in genere il turista "mordi e fuggi" consuma.
A parte il fatto che molti turisti si portano tutto l'occorrente da bere e da mangiare nello zainetto perché tutto il mondo sa che a Venezia il turista viene considerato, da chi ci guadagna sopra, come il classico "pollo da spennare", penso che sarebbe oltremodo difficile discriminare il turista dal residente nel fare lo scontrino; termine quest'ultimo quasi sconosciuto da chi fa il caffè!!!
Poi, se il caffè costa, ad esempio, un euro, e quindi con -sempre ad esempio- 5 centesimi di ticket, va fatto pagare €,1,05; figuriamoci se non arriva subito l'arrotondamento a €.1,10 e magari a 1,20, per il "lavoro maggiore" dovuto al distinguere se uno è turista o residente. E volete che non ci sia qualcuno che richiede il ticket sul caffè battendo lo scontrino solo ad €.1,00???
E chissà quanti altri sotterfugi escogiterebbero i cosiddetti operatori turistici.
Stranamente il rappresentante degli albergatori non parla di gondolieri e motoscafisti, due mafie intoccabili!!!

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