sabato 17 novembre 2012

Rifiuti tossici dal nord al sud



Vi  invito a leggere questo articolo (cliccate qui) nel quale viene riferita la protesta dei vescovi  di Aversa, Caserta, Capua, Acerra, Nola, Pozzuoli e Napoli, chiamati i vescovi delle "terre dei fuochi" per i continui roghi di rifiuti tossici portati lì dalla criminalità organizzata con il placet di industriali del nord, cioè di quelle regioni ed enti locali diversi che sarebbero amministrati saggiamente, a differenza delle regioni del sud.
Ma amministrare significa anche controllare, controllare soprattutto il lavoro presso certe aziende (il "nero" prolifera ovunque) ed anche controllare lo smaltimento dei rifiuti e non far finta di non sapere.
Mi sorge spontanea una domanda che rivolgo ai cosiddetti  "indipendentisti": "Dove manderete quei rifiuti una volta che sarete "indipendenti"?  (ma indipendenti da chi?). Pensate a cose più serie!!!
Non vado oltre perché potrei trascendere.

1 commento:

Elio ha detto...

Se anche la Chiesa finalmente attacca questo grave problema spero che i vari politici, diciamo democristiani, si uniscano agli ecologisti per combattere il problema. Per gli indipendetisti gli si potrebbe regalare un'isoletta senza risorse e lasciare che gestiscano la loro indipendenza. Si fa presto a parlare quando si vive in regioni produttive. A presto.