venerdì 2 novembre 2012

Oggi bella giornata, ma ....

Oggi -2 novembre- bella giornata  a Venezia, ma il tempo meteorologico non sempre dà le caratteristiche di una giornata.
Oggi è anche la commemorazione dei defunti e, quindi, pensavo che molti, italiani ed europei, credenti o no, occupassero parte della giornata a questo scopo; per questo pensavo, e pensavo male, che non si muovessero dalle loro città.
Invece, uscito per Venezia, la mia città, ho trovato una folla enorme di turisti, che,  nonostante le tragiche notizie diffuse dalla TV sull'acqua alta, si è riversata sui vaporetti e per ponti, calli, campi e campielli bloccando letteralmente il "lento andare" dei veneziani. 
Qualcuno, leggendo  queste righe, uscirà con il commento: "... i soliti veneziani brontoloni!". Saremo, o meglio sarò il solito brontolone, ma ho le mie ragioni. Il mio lavoro non ha avuto nulla a che fare con il turismo e come me ci sono moltissimi altri veneziani ai quali questo abnorme flusso turistico dà fastidio, un grande fastidio. 
Il non poter camminare senza chiedere permesso vedendo che comunque questi neppure ti badano e, quindi, non si spostano, dà fastidio!
Salire sui vaporetti e trovare tutto occupato da turisti che con enormi valigioni ingombrano il passaggio dà fastidio!
E non è che questo capiti una volta ogni tanto; no, ogni giorno ed in qualsiasi momento della giornata la situazione è quella descritta. 
I ponti sono manufatti che servono a transitare da una riva ad un'altra e non a fermarsi per fare fotografie; e non si tratta di una persona sola, ma di intere comitive; ovviamente nessuno si sposta ed inoltre, nonostante le moderne macchine fotografiche, sono anche lenti nel fare il "clic". Fermarsi sui ponti, appoggiandosi alle balaustre, può essere anche pericoloso; infatti quando ci sono manifestazioni come la regata storica i vigili controllano che la gente non si fermi e non si appoggi alle balaustre dei ponti sul Canal Grande.
Grazie di aver letto questo sfogo (ogni tanto ci vuole) e buon fine settimana!!!

6 commenti:

Aliza ha detto...

dopo le notizie dell'ultima eccezionale acqua alta, vedendo le immagini alla televisione, con mio marito eravamo sconvolti dell'entusiasmo dei turisti. Ci siamo detti: "si divertono e non si rendono conto della tragedia che sta succedendo, l'acqua alta è la malattia di Venezia" e credo che il Mose non serva a nulla per risolvere il problema... Siamo veramente una generazione di consumatori usa e getta, senza fermarci a riflettere sul valore delle persone (non ho detto cose perchè una città non è una cosa)capisco il tuo nervosismo. Abbiamo perso il cuore ed il cervello... ciao

Sergio ha detto...

@Aliza: Grazie per la comprensione. Buona serata!

Elio ha detto...

Sergio, anche da parte mia hai tutta la mia comprensione, ma cosa vuoi farci, ormai il turismo è quello che fa vivere Venezia. Ti prometto che nell'aprile del prossimo anno cercherò di non intralciare il passaggio e non mi appoggerò alle ringhiere dei ponti. Personalmente sono convinto anch'io che il MOSE non servirà a granché, ma potrebbe darsi che mi sbagli. Lo vedremo quando sarà completamente finito, sempre che lo Stato Italiano possa ancora sovvenzionarlo. Ciao.

Sergio ha detto...

@Elio: il Mose!!! Tutti i soldi destinati a Venezia (legge speciale) orasono destinati esclusivamente a quest'opera e, quindi, per il resto non arriva più niente. Che poi serva a qualcosa io sono convinto del contrario. Aumentando il livello medio dei mari le paratie saranno sempre chiuse ed allora la laguna diventerà una fogna a cielo aperto. Per quanto riguarda ancora i soldi, una spesa enorme sarà la manutenzione!!! Spero di essere smentito, ma non credo.

WALTER FANO ha detto...

Io col turismo ci campo ma sono infastidito quanto te! Quello che disturba non è tanto la quantità di turisti in città ma la qualità!
La totale mancanza di rispetto, l'assoluta vuotaggine di questa massa di ominidi che invade le calli e campi senza il benché minimo interessa a capire, a conoscere...
questo è il vero problema.

Sergio ha detto...

@Walter: sono completamente d'accordo con te nella definizione di questo tipo di turismo che invade la nostra città.