mercoledì 16 maggio 2012

Grande preoccupazione di un ritorno del terrorismo.


«Viva la rivoluzione, avanti la rivoluzione, questo è il momento buono». Con queste parole Alfredo Davanzo, considerato  l'ideologo delle "Nuove BR", si è espresso ieri nell'aula della Corte d'Assise di Milano, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva cosa pensasse di quello che sta accadendo in questi giorni, con riferimento anche alla gambizzazione di Roberto Adinolfi il dirigente dell'Ansaldo.
Se poi consideriamo i pugni chiusi e le manifestazioni di "solidarietà" espresse nei confronti di questi imputati, mi sembra che si sia tornati indietro di un bel po' di anni, quando, quasi ogni giorno, c'era una dichiarazione delle BR, o di altre organizzazioni similari, ma anche ci si trovava con qualche ferito o assassinato, in nome di un'ideologia completamente "fuori di testa".
Oggi i protagonisti di quegli anni sono anziani che, in gran parte, si sono "riconvertiti" e proprio non vogliono nemmeno parlare dei fatti di questi giorni, come si è espresso Curcio non più tardi di ieri.
Siamo tornati, perciò, ai giorni che tutti abbiamo voluto dimenticare, giorni in cui la paura di essere coinvolto in un attentato era palpabile.
Siamo di nuovo -ed i fatti sembra che lo evidenzino- in pieno terrorismo. Evidentemente la storia si ripete, e la speranza è che lo Stato non si faccia prendere alla sprovvista e sappia reagire opportunamente. Forse proprio l'esperienza del passato, che sembrava lontano, potrà servire ad estirpare sul nascere questo fenomeno che trova nella crisi economica attuale un terreno fertile.
Forse qualcosa è cambiata presso certe forze politiche che, allora, sottovalutarono il fenomeno terrorismo che, anzi, si può dire presero veramente sottogamba.  Ai primi fatti di terrorismo parlavano di " ... compagni che sbagliavano " lasciando così che le "cellule" fuori legge crescessero   e si organizzassero. Solo all'uccisione del primo sindacalista, Rossa, anche queste forze politiche si ravvidero e condannarono fermamente gli attentati e le vaneggianti "sentenze del popolo"!.
I tempi, ripeto, mi sembrano proprio quelli di allora e, quindi, non resta che augurarci un controllo tempestivo del territorio ed un'attività mirata dei servizi segreti, nella speranza che non vi siano deviazioni degli stessi.
Sarebbe veramente triste che la storia si ripetesse.

1 commento:

Aliza ha detto...

siamo talmente dei testoni... anche perchè ho l'impressione che qualcuno soffi sul fuoco. C'è il caos tra chi ha la responsabilità di indirizzare il Paese... chi governa il Paese?? l'improvvisato Governo o impegni già presi = il mega debito??? Panico serpeggiante come gas letale...può succedere solo il peggio?? possiamo sperare??