sabato 1 gennaio 2011

POST (un po' malinconico) di inizio anno.

L'anno appena trascorso non è un periodo da ricordare per qualcosa di bello; anzi, direi che è proprio un anno da dimenticare  per tante cose. A parte la crisi mondiale che, nonostante qualcuno vada blaterando, in Italia si è fatta sentire molto di più che non in altri paesi europei, ci sono altri motivi  per non essere contenti. Tutti lo constatiamo che è difficile arrivare a fine mese e fra i "tutti" non metto, ovviamente, quelli delle "partite IVA" e neppure i politici, o meglio, i politicanti.
Solo nell'ultimo mese ci sono stati brutti segnali: la tenuta del governo (se governo passiamo ancora chiamarlo invece di "comitato d'affari") ottenuto per merito di "nuovi convertiti sulla via di Damasco" che, più che convertiti sono dei transfughi ben retribuiti; ma anche l'accordo raggiunto alla Fiat non è un bel segnale di democrazia; la morte di un altro militare italiano -l'alpino Matteo Miotto-  in Afganistan proprio l'ultimo giorno dell'anno (quanti ancora dovranno morire?)  e, sempre lo stesso giorno, lo schiaffo del presidente brasiliano uscente Lula all'Italia con il mancato assenso all'estradizione dell'assassino Battisti, già condannato dalla Giustizia del nostro Paese. A questo proposito tutti (o quasi) i rappresentanti dei partiti nostrani hanno giudicato negativamente la scelta di Lula; solo il "sinistro"  Ferrero ha invitato " ... ad accettare serenamente le decisioni di Lula ..."; siamo ancora ai tempi di compatire e giustificare i "compagni che sbagliano". Con questi personaggi non si riuscirà mai a creare una "sinistra" degna di questo nome e, soprattutto, "comprensibile" alla gran parte degli italiani che, proprio per questioni simili a quella or ora accennata, votano per un centro-destra che non ha nulla di centro e tantomeno di una destra seria.   
Tutto questo e soprattutto le previsioni non fanno sperare nulla di buono nell'anno che oggi inizia.
Gli ottimisti, cioè coloro che, comunque vada a loro va sempre bene, spiattellano cifre mirabolanti di PIL e di altri "termometri" e statistiche, nonostante siano previsti spese maggiori per le famiglie mediamente di circa millecinquecento euro annui; ed ancora il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e le minacce ai contratti dei lavoratori privati (Marchionne docet). Insomma, peggio di così il 2011 non potrebbe presentarsi. Ma, poiché la speranza è l'ultima a morire, spero di sbagliarmi.
Buon anno a tutti!!!

3 commenti:

Toni ha detto...

Forse la notizia che meno mi è piaciuta è quella dell'imbavagliamento della stampa in Ungheria.
Io credo che da noi sia già avvenuto qualcosa di simile. In modo più subdolo e strisciante, ma ben concatenato: da Marchionne al rientro dei capitali dall'estero; dalla legge Gelmini alle carcerazioni "preventive" e via di seguito.
Il tutto in presenza di uomini politici di scarsa levatura. C'è ben poco da stare allegri.Perciò l'augurio di "BUON ANNO" deve essere veramente sincero.
Così il mio per te e i tuoi cari.

Sergio ha detto...

@Toni: è vero, la notizia dell'imbavagliamento della stampa in Ungheria è una brutta notizia del 2010. L'avevo comunque evidenziata nel post precedente e la paura è che qualcuno la prenda ad esempio anche per il nostro paese. Avevano già tentato, ma, per fortuna, finora non ci sono riusciti. Per questo bisogna stare sempre attenti.
Per quanto riguarda la levatura degli uomini politici mi trovi completamente d'accordo, da qualsiasi parte si guardi.

emilia ha detto...

Buon Anno 2011, Sergio! Sia buono e felice per tutti!