giovedì 13 marzo 2008

I colombi di Venezia: solo problemi!

Ogni tanto, quasi ciclicamente, si presenta, a Venezia, il problema dei piccioni. Sì, i poveri volatili vengono accusati di molti“misfatti”. In primo luogo i loro escrementi corrodono la pietra e, quindi, palazzi, chiese e statue si rovinano in quanto la corrosione pone problemi statici alle varie opere. Ma anche, e questo è stato affermato dall’autorità sanitaria della Asl veneziana, nel loro complesso, quindi non solo il guano, i piccioni o colombi sono portatori di malattie e parassiti vari. Se fossero pochi, il problema non si presenterebbe o, almeno, si presenterebbe in modo più blando. Invece, sempre secondo le stime della Asl, nel centro storico veneziano vivrebbero circa 150.000 piccioni, in media 2,5 per abitante.
Effettivamente sono un po "tantini"!
Sorge quindi il problema della loro riduzione. Si è tentato, almeno per quelli che vivono attorno a piazza San Marco, e sono la maggioranza, di alimentarli con cibo contenente sostanze antifecondative, ma i risultati non sono stati molto validi.
Un altro tentativo è stato quello di inserire su alcuni campanili veneziani delle colonie di taccole, predatori che si nutrono anche delle uova di piccioni, ma anche questo tentativo non ha dato i risultati sperati.
Perché questi uccelli hanno raggiunto un numero così elevato? È semplice: sono molto prolifici, soprattutto se ben pasciuti. Allora il Comune ha emesso un’ordinanza con la quale si vieta di dare da mangiare agli animali non domestici, eccetto che nell’area marciana (piazza San Marco) dove, per la gioia dei bambini, ormai pochi, e dei turisti, anche troppi, è possibile acquistare dai sacchetti di granoturco presso alcuni banchetti e, così, dare da mangiare ai volatili direttamente dalla propria mano, ma anche sulla testa esulle spalle con la ovvia fotografia. Ma nessuno dice agli ignari turisti che possono ammalarsi di salmonellosi, di borellosi o di essere contagiati da qualche zecca.
Ma a questo punto, qualsiasi altra soluzione prospettata vede l’insorgere degli “animalisti” che difendono a spada tratta i piccioni, nonostante sia evidente una loro pericolosità per la salute dell’uomo. Per carità, nessuno vuole fare strage di colombi e soprattutto nessuno procederà ad eventiali sgozzamenti! Però, una soluzione bisogna trovarla.

A margine di questo problema mi sembra giusto segnalare che i banchetti che vendono il grano ai turisti sono, in piazza san Marco, 19, che si turnano su 10 postazioni; ogni sacchetto di grano, che mediamente pesa meno di 100 grammi, viene venduto ad un euro cadauno. C’è chi ha fatto una stima approssimativa: vengono venduti 1000 sacchetti al giorno con un ricavo quindi di 1000 euro. Le spese sono minime; basti pensare che le granaglie vanno da 17,2 a 27euro il quintale e che le spese di occupazione del suolo pubblico ammontano a soli 53,12 euro all’anno. Fate un po’ i conti di quanto guadagnano i 19 venditori e, in ogni caso, approfondite leggendo quanto riporta Il Gazzettino del 12.3.
Infine volevo segnalare un fatto non ancora apparso sulla stampa di un volantino contro un esponente politico locale di AN, Gianfranco Pezzoli, che da anni si batte contro il proliferare dei piccioni; si batte è un eufemismo perché questa persona sarebbe per misure drastiche. Non le manda a dire e da anni, tramite interventi presso le istituzioni e sui giornali conducela sua battaglia che richiede metodi che si possono definire senz’altro "cruenti"
Tuttavia questo atteggiamento verso i piccioni non giustifica l’affissione di volantini anonimi, evidentemente di persone un po’ “troppo animaliste” e forse di corrente politica estrema dalla parte opposta, sui quali con frasi veramente scurrili attaccano il Pezzoli. Ma il bello, se così si può chiamare, viene alla fine del volantino anonimo dove, con carattere molto piccolo, si offrono 3000 (tremila) euro per “ammazzare il fascista Pezzoli”! Avete letto bene: chiedono di ammazzare un uomo! Un po’ meno per gambizzarlo!

Per altre notizie sui colombi di Venezia, clicca qui e qui.

Aggiornamento delle ore 12 (13.3)

Il volantino anonimo, questa mattina, è scomparso; non stracciato, come succede a gran parte di questo materiale, ma asportato molto bene, senza lasciare traccia sul muro (pezzi di nastro adesivo e residui di carta). Forse sarà stato, nottetempo, lo stesso autore o ... la Digos. Boh?I


1 commento:

Romina ha detto...

Il problema dei piccioni è un fatto reale. L'abbiamo avuto qui a Modena in Piazza Matteotti, una piccola piazza del centro storico che non ha nulla a che vedere con Piazza San Marco, ovviamente.
Eppure, il problema si è trascinato per anni perché i Verdi non volevano che i piccioni fossero toccati. Non ti dico l'olezzo che c'era sulla piazza a causa dei "ricordini" di questi animali,un olezzo indescrivibile. Ricordo che ogni volta che passavamo da lì eravamo costretti a chiuderci il naso con le mani. Quando pioveva, poi, l'odore aumentava.

Posso quindi immaginare cosa capita a Venezia, città assai più grande e con molti piccioni. :(